Il borgo nasce su un antichissimo insediamento benedettino del VI sec. Nel 1135 passa all’ordine dei Cistercensi per volonta’ di Papa Innocenzo II. Nel 1274 dopo un lungo cammino vi arriva San Tommaso D’Aquino, un frate domenicano, esponente della Scolastica, definito Doctor Angelicus dai suoi contemporanei. Venerato come santo dalla Chiesa luterana e dalla Chiesa cattolica che dal 1567 lo considera anche dottore della Chiesa.
Appena varcata la soglia dell’abbazia pronuncia parole come se sia a conoscenza della sua fine imminente..“questo è il luogo del mio riposo per sempre; vi abiterò perché l’ho scelto” Tommaso sopravvive a Fossanova per qualche tempo e tra il 4 o 5 marzo, dopo essersi confessato da Reginaldo, riceve il viatico e pronuncia, come consuetudine, la professione di fede eucaristica. Il giorno successivo riceve l’unzione dei malati, rispondendo alle preghiere del rito. Muore di lì a tre giorni, mercoledì 7 marzo 1274, alle prime ore del mattino dopo aver ricevuto il Corpo del Signore.
Nel medioevo Fossanova vive il periodo piu’ florido divenendo centro insigne di arti, a partire dal secolo successivo comincia una lenta ma inarrestabile discesa che, accentuata dall’istituzione della Commenda alla metà del XV secolo, si concluderà nell’Ottocento con la completa trasformazione del complesso abbaziale in Borgo rurale.
Nel 1874 Fossanova viene dichiarata Monumento Nazionale, arriva ai giorni nostri passando in proprieta‘ a famiglie importanti quali i marchesi Polverosi ed i principi Borghese. L’attuale proprietaria, la famiglia Di Stefano, nel 1959 sottopone il borgo al vincolo paesaggistico e, nel 1977, ne tutela i fabbricati con il vincolo storico artistico per i monumenti